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Piano di marketing per l’edilizia: settore tetti e coperture

by Giovanni Carlini
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IL PIANO DI MARKETING PER L’EDILIZIA. SETTORE TETTI E COPERTURE 

Il piano di marketing per l’edilizia è diverso dagli altri. Ormai è noto come strumento indispensabile per poter proiettare l’azienda nei prossimi 6-12-18 mesi. Ovviamente il piano di marketing non si limita solo a:

  • studiare il mercato;
  • capire l’azienda;
  • trovare una via per interagire impresa-mercato;

deve anche:

1- corredarsi di un sistema di contabilità industriale. Questo permette di poter seguire l’andamento del fatturato mese per mese. Ciò perché si possa apportare le modiche necessarie se non fossero rispettati i piani di budget. Quindi il piano include un budget che deriva dalla riclassificazione degli ultimi 3 esercizi finanziari;

2- contemplare la o le diverse politiche commerciali da applicare sui più prodotti o diversi mercati in cui si agisce. Questo è un aspetto particolarmente complesso dove si scontrano le esigenze più complesse perchè ogni politica commerciale ha un suo costo e sviluppo temporale. In pratica una politica commerciale non è mai uguale all’altra, è segreta ed ha un suo tempo d’inizio e fine. Il piano di marketing deve saper prevedere quali politiche commerciali dovranno essere poste in essere e anche quali diversi supporti pubblicitari potranno essere offerti, con quali soldi e in che stagione realizzarli (studio della TAM, la tendenza annua mobile). Solitamente perchè una campagna pubblicitaria abbia effetto (dipende dal mezzo di trasmissione) richiede del tempo che nel campo commerciale e specificatamente edilizio è intorno ai 60 giorni.

Non solo ma quanto spendere per la pubblicità? Ecco che il piano di marketing per l’edilizia trova la sua originalità.

Ricordo un’impresa di Salorno (BZ). Avendo investito 500mila euro in pubblicità, con un ritorno pari a zero, commissionò un piano di marketing. Fu il primo della sua storia. Il piano servì per capire come abbia potuto perdere tanti soldi affidandosi ai migliori. Ovviamente il mezzo pubblicitario, in quel caso, fu errato. Lo sbaglio fu sia nel mezzo di comunicazione, sia nella spiegazione del messaggio. Ovviamente non fu neppure considerata la TAM. Un piano di marketing per l’edilizia deve sempre considerare il tempo di reazione della pubblicità.

 

 

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