Rancho Cucamonga. 45 minuti a est da Los Angeles. Si tratta di una località dedicata al turismo locale, quello indigeno. E’ raro trovare turisti nei centri commerciali di questo centro residenziale. In realtà è per gli americani benestanti. Ovviamente ha un suo fascino.
Rancho Cucamonga è un fiorente centro commerciale sulla I 10 est da Los Angeles verso San Bernardino. Meta d’americani benestanti, Rancho esprime il confine tra la depressa area di San Bernardino, ricca d’immigrati ispanici, e l’ovest ricco. Nei pressi di Rancho c’è l’aeroporto di Ontario e la città di Chino. Quest’ultima ha ben 2 musei aeronautici famosi in tutto il mondo. Sono “musei”, ma in realtà hangar di aerei che volano per davvero per quanto storici. I “ricchi” hanno il loro aereo storico nel museo di Chino, su cui volare nel fine settimana.
In termini di consumismo ovviamente non manca nulla a Rancho Cucamonga. Ci sono i ristoranti più “in” della nazione. Lo scopo di questo scritto non è solo celebrativo per la località. In realtà il centro dell’interesse è sull’acqua. Al di là del desalinizzatore, presente a Chino, c’è un dettaglio che mi lascia sempre perplesso. IL POTERE DELL’ACQUA. Significa che qui il deserto lo tagli a fettine.
In particolare se si dovesse irrigare un pezzo di deserto, accade una cosa strana. Si ottiene una strisciata di verde esattamente della misura raggiunta dall’acqua. Un centimetro oltre resta arido e desertico. Un centimetro prima un prato verde intenso, quasi “irlandese”. E’ questa separazione netta e crudele che mi lascia sempre perplesso. Tanto da pensare al vero potere dell’acqua in un ambiente desertico.
Ovviamente la tristezza è grande nel sapere che qui vicino c’era la vallata delle mele. Apple Valley. Un luogo dove nel 1942 si coltivavano le mele e ora è solo deserto. Che strano che nessuna amministrazione presidenziale abbia mai preso in seria considerazione la siccità in California.