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Cambiano i gusti. Appunti di sociologia, prof Carlini

by Giovanni Carlini
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CAMBIANO I GUSTI. Appunti di sociologia

Cambiano i gusti. Evviva, vuol dire che c’è ancora vita e il gusto d’assaporarla. Non avrei mai creduto che il palato fosse così importante nello studio della società. Chi mi ha introdotto a questa sensibilità, tutta sociologia, è il prof. Pierre Bourdieu. Il concetto è semplice: si consuma come atto d’esibizionismo. Il consumo è quindi sociale per mostrare quello che sentiamo di essere. Con queste premesse, capire le strategie di consumo consente diverse novità. Ad esempio poter intercettare le nuove tendenze della società. Fornire indicazioni preziose alle imprese. Prevedere i nuovi scenari anche politici.

Ecco perché ho previsto l’elezione di Donald Trump a Presidente sin dal marzo 2016. Con la stessa procedura la Brexit sin dallo stesso marzo. Quindi a ottobre 2016 l’esito del referendum del 4 dicembre. Dove ho sbagliato è stato alle presidenziali di Francia. Ho “visto”la Signora Marine Le Pen, abbondantemente oltre il 40% di voti. Invece si è fermata al 35%. Peccato. Starò più attento la prossima volta.

Certamente si attesta, in questo modo, una nuova strategia di studio sociale. Il consumo come gusto. Quando cambiano i gusti, si modifica il paniere di scelte sociali e politiche. 

Il consumo si conferma come strategia sociale d’inclusione, ma anche esclusione. Ad esempio il pesce è per i ricchi. La bistecca per la classe media. La cerne grassa e il pollo per poveri. E’ una suddivisione per noi occidentali, che non considera il resto del mondo dove si soffre la fame. Vengono in mente quei 25 milioni di morti per fame in Cina negli anni Cinquanta. Quindi in Occidente il povero comunque mangia carne!

Più nel dettaglio, il carpaccio con scaglie di grana, è ancora per ricchi. Il vino si presta invece a cogliere l’intera scala sociale. Ovviamente c’è quel vino per esibizione e l’altro da trattoria. La birra non presenta una caratterizzazione di classe. L’uso della Coca Cola a tavola, come bevanda al pasto è per le classi povere, che mangiano più pasta e pane. I ricchi sono per i grissini. Ne consegue il peso corporeo. Grassi e obesi i poveri, sempre giovani e magri i ricchi. Cambiano i gusti!

http://giovannicarlini.f.xeeve.com/public/upload/pdf/PQ%2005-10%20Strategie-Appunti_Layout%201.pdf

 

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