La caduta dell’Unione europea che si spaccia per “Europa” non poteva che arrivare e concretizzarsi grazie ai disincantati e diretti americani, molto pragmatici su questi argomenti.
Mi spiego.
L’Europa è un continente di 45 Stati mentre l’Unione europea coglie 27 Nazioni; non è possibile che la Ue si spacci per “Europa”. Solo un esempio; la Svizzera ha un PIL pro-capite di 100mila euro quando l’Italia ne conta 38mila. E’ facile capire che l’Europa coglie una dimensione più articolata e complessa rispetto alla sola Ue.
Non è finita.
La CEE, Comunità economica europea, avviata nel 1958 è un successo. L’idea d’aggregare una parte politica a quella economica, a partire dal Trattato di Lisbona del dicembre 2007 formando l’attuale Unione europea è stato un fallimento. Mi spiego meglio: si a mantenere la collaborazione economia nel Vecchio continente, NO alla parte politica incarnata dall’Unione o comunque all’integrazione politica, al massimo, un coordinamento politico non di più.
Ecco che si forma il nucleo centrale del ragionamento.
No all’integrazione, SI alla collaborazione politica lasciando la Comunità economica europea in attività dal 1958.
Con quest’impostazione la Ue conta poco e la conferma arriva dalla “considerazione” statunitense del carrozzone politico comunitario. L’Unione non parteciperà ai trattati di pace tra la Russia e gli Stati Uniti; semplicemente perchè non conta in forma adeguata.
Emerge, in questa lettura, una sistematica sopra valutazione dell’Unione europea.
Da questo punto in poi è saggio prendere le distanze da qualcosa che può collassare da un giorno per l’altro.
Ovviamente è ridicolo colui che si dichiara “europeo” anzichè italiano o francese come tedesco.
La Ue s’è uccisa da sola senza il colpo di grazia americano dalla presidenza Trump.
Dal 1958 non s’è riusciti ad avere un contratto di lavoro unico, una legge comune, una scuola condivisa, una polizia comune e un esercito al servizio del continente, quindi il fallimento è insito nel progetto stesso.