Home INDUSTRIA E AZIENDALEDIRITTO Il diritto comunitario è un fantasma. Prof Carlini

Il diritto comunitario è un fantasma. Prof Carlini

by Giovanni Carlini
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Il diritto comunitario non so cosa sia per quanto tutti ne parlino anche con fervore. Addirittura in Italia c’è pure un magistrato donna che non applica la legge dello Stato per dar corso “al diritto comunitario”. Nella piena totale follia va chiarito che il diritto comunitario non esiste, è una finzione, un fantasma.

Non esiste il diritto comunitario perchè ogni sistema giuridico deve fondarsi su degli elementi di base che sono un popolo, un territorio, un riferimento istituzionale stabile. Tutti questi elementi sono assenti o in forte discussione relativamente al “diritto comunitario”.

Il territorio? Qual’è questo territorio che motiverebbe il diritto comunitario, quello gestito dalle singole entità statali libere d’applicare o disapplicare una disposizione comunitaria? Assolutamente no.

Il popolo? e quale sarebbe il popolo comunitario, con quali criterio dovremmo individuarlo. 300 milioni d’europei dovrebbero parlare la stessa lingua, avere la stessa moneta, esercito, polizia e rapporto istituzionale? Noi siamo certamente occidentali ed europei, ma nulla di più ci lega a un tedesco come un francese. Il popolo d’Europa, in assenza di una televisione, un quotidiano, un contratto di lavoro comune, non è affatto legato da nulla.

Relativamente al contesto istituzionale, l’Unione europea? ma per cortesia! Il parlamento comunitario (non so perchè lo si debba votare) non ha neppure l’autorità di discutere autonomamente qualcosa, solo e soltanto impegnarsi su ciò che la Commissione Europea gli impone di discutere. In queste condizioni lo vogliamo chiamare Parlamento? Inoltre non esiste lo Stato dell’Unione Europea. Dove si trova la sua polizia, esercito, magistratura, scuola, sanità etc..etc..etc…

Venendo a mancare gli elementi strutturali di base, il cosiddetto “diritto comunitario” resta sullo sfondo come un esercizio di dottrina giuridica puramente informativo e non vincolante. Ecco la realtà che da fastidio a tutti, ma non si può vivere una vita inventandosi le cose!

Forse l’Unione europea ha bisogno d’inventarsi qualcosa per esistere? Chissà se sopravvive oltre giugno 2024.

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