Immigrazione come importazione di stranieri in Italia con una finalità precisa: sovvertire l’elettorato italiano anzichè con idee e progetti con la razza. Tutto qui. E’ impedito di discutere di razze umane solo per celare questo progetto che vede già oltre 10 milioni di stranieri in Italia di cui 5 dotati di “carta d’identità”.
Si noti la cattiva fede nell’impedire anche l’uso del concetto di “razza” per non collegarlo a quanto in atto.
Il pensiero emerge limpidamente sia da quanto accade quotidianamente, sia dal testo di Christopher Caldwell, “L’ultima rivoluzione dell’Europa, L’immigrazione, l’islam e l’Occidente” edito da Garzanti.
A pagina 267 del testo, l’autore cita i fatti di Boston ad inizio secolo nel Novecento. Fortunatamente per gli Stati Uniti e l’Occidente, a Boston affluirono in massa immigrati irlandesi, quindi occidentali e anche cattolici.
Quando l’immigrazione avviene nell’ambito dello stesso contesto culturale/razza non cambia nulla. Ogni persona è riassorbita dal gruppo sociale fino a trasformarlo a sua volta. Scritto in altri termini, l’immigrazione all’interno della stessa razza è un arricchimento. Francesi, italiani, tedeschi, inglesi, più s’uniscono e meglio è.
Con questa mentalità sia il primo grande conflitto come il secondo, furono una guerra fratricida e un’emorragia di forze per l’Occidente.
Il caso Boston, con il senno di poi, è di facile lettura.
Passo dopo passo giunsero nella città americana i migranti irlandesi. Gli americani si lamentarono del maggior tasso di fertilità delle donne irlandesi ma, tutto sommato nessun irlandese pretese alcuna fetta di potere nella gestione della città. E’ come se non si vedessero gli irlandesi per le strade, scrisse il quotidiano locale.
Non molto tempo dopo giunse alla municipalità un partito d’americani fortemente ostile verso i recenti immigrati, ma fu come “il canto del cigno”.
Nelle successive elezioni, la schiacciante maggioranza irlandese prese possesso della città di Boston e d’ogni forma di controllo della metropoli come dell’intera area circostante.
Quanto accaduto a Boston indica il futuro dell’Europa.