FORMAZIONE

CULTURA

Home CULTURACOMMENTO A LIBRI FAMOSI Il cancro del linguaggio. Quel un pò. Prof Carlini

Il cancro del linguaggio. Quel un pò. Prof Carlini

by Giovanni Carlini
0 commenti

Il cancro, un tumore a tutti gli effetti della comunicazione verbale che si concretizza in quel un pò, diciamo, cioè, appunto.

“Un pò” potrebbe tranquillamente essere cancellato dalla frase senza che se ne modifichi il senso.

Quel “diciamo” non serve a nulla; non ha un significato in sé.

“Cioè” presuppone che abbiamo già affermato un concetto che stiamo ribadendo con un rafforzativo attraverso un altro esempio.

“Appunto” ricalca il precedente “cioè” ed è utilizzato per dare un seguito alla frase appena enunciata.

L’uso di questi termini, senza aver espresso ancora nulla, è ridicolo. Abbiamo gente, spesso dalla stessa televisione, come il corrispondente dall’Unione Europea, che iniziano una frase con l’appunto. Chi li ascolta si chiede: dove si trova il concetto già espresso? Attenzione che questa gente dalla televisione è pagata per esprimersi, ma non lo sa fare! Chi è che controlla queste persone invitandole a farsi un corso di dizione e grammatica?

Non è finita. Il Gruppo editoriale Mauri Spagnol, da cui il www.illibraio.it  ha tradotto e pubblicato molte opere di Clive Cussler. Forse per risparmiare sui costi, ma leggendole almeno due: Skeleton coast e Cyclops, emergono una massa di correzioni da apportare al testo che tolgono il piacere della lettura. La totale assenza d’apostrofi tra due vocali e l’assoluta imperanza e invasione del “un pò”, rendono la lettura non più piacevole. Si tratta di testi che in queste condizioni ricevono un migliaio di correzioni. Il libro Skeleton Coast è stato tradotto da Stefano Mogni e Cyclops da Giuseppe Settanni.

Leggere per correggere 500 pagine per libro è faticoso. Si conferma come il cancro del linguaggio sia così radicato e profondo nella comunicazione di modesto livello.

Il disagio è stato segnalato alla casa editrice, ma non c’è stata alcuna risposta. L’unica reazione possibile è non acquistare più i libri della collana Tea, pubblicati da chi deve risparmiare sui costi offrendo un prodotto scadente.

Per copertina a questo spunto di riflessione ci si è voluti dedicare a uno scrittore molto attento e ricercato: D’Annunzio.

Potrebbe piacerti anche