Carri armati usati Abrams americani per gli ucraini. Sarebbe stato preferibile isolare e confinare la Germania nella sua crisi interna di credibilità e corruzione, consegnando direttamente carri armati americani all’Ucraina. Peccato che ciò non sia accaduto, ma non si esclude possa rappresentare una dignitosa uscita dalla crisi nella quale la Ue è ormai intrappolata (la numero 2 al momento e in brevissimo tempo).
Tecnicamente è bene si sappia del carro americano che il M1 Abrams è stato sviluppato negli anni della Guerra fredda adottando una protezione molto sofisticata: l’armatura Chobham. Il modello ha ricevuto importanti modifiche successivamente alle esperienze belliche vissute in Iraq e Afghanistan. Il difetto principale del carro americano è che consuma il doppio di carburante rispetto agli altri mezzi corazzati nel mondo. L’autonomia del mezzo è pari a 1 km con 4.5 litri di carburante, quindi 450 litri per 100 km. La concorrenza consuma 200-300 litri per 100 km.
Va anche rilevato che esiste un carro italiano, l’Ariete evoluto nella versione CII in consegna ai reparti italiani nel prossimo 2024. Tale carro, del resto presente nel nostro esercito solo in 200 esemplari rispetto ai 700 pensati in origine, non è in grado di competere nello scontro con altri carri.
Se per questo c’è anche un carro francese, Leclerc e un progetto di nuovo carro occidentale, ma ancora non in produzione.
Una cosa è certa, non serve la soluzione tedesca per vincere la guerra contro la Russia, attraverso i carri Leopard versione 2, ma un’immediata disponibilità di 300 macchine corazzate da scagliare contro i russi.
I francesi pare abbiano capito la nuova tendenza isolando la Germania, gli inglesi ci stanno pensando, ma in realtà ancora nessuno è stato capace d’anticipare tutti gli altri. Peccato!