Il ritiro delle truppe russe (rosse) dall’unica città occupata in territorio ucraino apre alla nuclearizzazione dello scontro? E’ possibile, anzi atteso nelle prossime ore. Aver scritto in chiaro che il dittatore paga con la vita i suoi sbagli (vedi Mussolini nel 1945) incita ancor di più il Putin alla nuclearizzazione dello scontro quale estrema linea di superiorità sul nemico.
Ecco che il nucleare conferma la netta superiorità della Russia su qualsiasi altro paese che non sia altrettanto dotato di reazione credibile.
Si tratta di un esempio da imporre al mondo e per la precisione a tutti gli stati confinanti con la dittatura russa.
E’ possibile che i russi non sgancino l’ordigno nucleare? si, è possibile con la morte o abdicazione del dittatore russo, il Signor Putin. La sua prematura scomparsa politica, ma necessariamente fisica, è in grado di porre non solo termine al conflitto, ma anche alla soglia nucleare in corso di preparazione in queste ore.
Considerata per scontata la distruzione nucleare della città di Kherson con una serie d’ordigni di tipo tattico, probabilmente 16, che cosa si fa? Come reagire e quale contro mossa è possibile se non un altro lancio contro la Russia o almeno contro le basi di partenza dei missili lanciati (per quanto siano mobili e difficilmente rintracciabili?)
Il successivo lancio (per quanto dimostrativo dell’intenzione Occidentale di non soggiacere al ricatto russo) apre inequivocabilmente allo scontro nucleare. Un livello di conflitto che il pontefice ha già definito la terza guerra mondiale.
Veramente queste ore preannunciano uno scenario di questo livello? E’ molto probabile.
Con questo tipo di prospettiva gli scritti del Kotler, ad esempio, dove quello che è stato sarà, appaiono se non ridicoli almeno di basso profilo.
Non è possibile pensare al futuro senza considerare quante volte il corso della storia è stato modificato da guerre, carestie, pandemie e inflazione.