Vigilare sui diritti afferma la Francia e di fatto la Ue, sulla tutela dei diritti in Italia, in vista del nuovo esecutivo. Perfetto, ben detto: andiamo a vedere quali sono questi diritti.
La Costituzione della Repubblica Italiana indica come “diritti” la Parte 1 che titola: “diritti e doveri dei cittadini”.
Esaminando più a fondo, la Parte 1 s’articola in Titoli (per la precisione 4) che sono:
- Titolo I: Rapporti civili, dall’articolo 13 al 28. Quindi libertà personale, domicilio, corrispondenza, circolazione e soggiorno. A seguire diritto di riunione, associazione, fede religiosa, di manifestare il pensiero e libertà di stampa. Ancora di prestazione patrimoniale personale e responsabilità penale quindi del pubblico impiego.
- Titolo II: Rapporti etico sociali dall’articolo 29 al 34. In questo contesto si garantisce il diritto della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Si discute anche di figli nati fuori dal matrimonio, quindi formazione della famiglia, salute, scuole (private come pubbliche) istruzione.
- Titolo III per i Rapporti economici che comprende gli articoli dal 35 al 47. Lavoro, libertà d’emigrare, retribuzione. S’accetta la presenza del sindacato e il connesso diritto a scioperare. L’iniziativa economica privata, la proprietà pubblica, l’esproprio! I vincoli alla proprietà terriera privata, la cooperazione, gli artigiani , il risparmio e il credito.
- Titolo IV, qui s’affronta il tema dei Rapporti politici. Lo sviluppo è dall’articolo 48 al 54. Quindi la possibilità di recarsi alle urne (disatteso dal 38% degli italiani nelle ultime elezioni di settembre 2022 a cui si dovrebbe inviare una cartella esattoriale per danno arrecato alla Nazione). Voto, partiti politici, diritto di petizione, difesa dello Stato, spesa pubblica, sistema tributario, fedeltà alla Repubblica.
Terminati i 4 titoli della parte I della Costituzione segue la parte II con “Ordinamento della Repubblica” strutturato su ben 6 Titoli. In questa seconda parte, più che diritti, c’è organizzazione a tutti gli effetti dello Stato, dall’apparato centrale a quello periferico.
Con questi dati il vigilare sui diritti cosa vuol dire? La solita uscita fuori campo, il tanto per dare fiato alla bocca della Ue per interposta persona, stavolta la francese di turno. La Francia, quella che accoglie i terroristi italiani! Caspita come vigilia sui diritti!