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Contractor e Pentagono. Produttività. Prof Carlini

by Giovanni Carlini
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Contractor e politiche d’addestramento/manutenzione sistemi complessi adottate dal Pentagono. Con tali procedure il Governo degli Stati Uniti risparmia sulla spesa potendo mantenere il più importante e micidiale esercito del mondo.

Sicuramente l’esercito più “imponente” del pianeta Terra è quello comunista della Cina, ma la macchina bellica da temere per energia e precisione d’azione è certamente quella statunitense. Com’è stato ottenuto questo risultato limando i costi?

Per rispondere alla domanda serve introdurre la figura del “contractor”.

Lungi dall’essere quello che pensiamo in Europa, il contractor non combatte. Questo personaggio è altamente specializzato nella manutenzione di sistemi d’arma e addestramento.

Chi è il contractor? Ed è qui che si scopre il segreto!

Nella forza armata il personale è giustamente interessato alla carriera ovvero avanzare di grado per alzare la paga. Nell’impegno a crescere di grado e mansioni, lavorando per 45 anni, il militare perde la manualità che aveva all’inizio del suo arruolamento sul mezzo che inizialmente gli è stato assegnato.

Mi spiego.

Il giovane pilota di carri armati come d’aviogetti o elicotteri, nel corso della sua carriera, crescendo d’importanza affronta problematiche sempre più complesse gestendo uomini e mezzi. In questa scalata alla carriera e quindi la pertinente retribuzione, la forza armata perde la professionalità e la specializzazione del militare applicata sul mezzo.

Il contractor al contrario, è un ex militare, divenuto consulente alla Difesa che cristallizza la sua professionalità su un mezzo o un sistema d’arma impegnandosi per 40-45 anni solo su quell’aspetto.

Il contractor viene remunerato per consulenze (a fattura) ed è il depositario della “scienza” contenuta nel sistema d’arma.

In questa maniera il militare che da giovane nasce con un sistema d’arma, passando contractor 10-15 anni dopo l’arruolamento prosegue ad applicarsi su quel sistema e i successivi divenendo altamente specialista per un’intera generazione di mezzi nell’arco di mezzo secolo.

In base alle necessità addestrative, formative e di manutenzione il Pentagono chiama i più contractor nella gestione dei sistemi d’arma in uso.

Con una strategia di questo tipo l’Esercito degli Stati Uniti è diventato il più potente del mondo. Traducendo verso il mondo civile/borghese il concetto, si perviene al libero professionista. Peccato che le imprese abbiamo poco compreso il balzo di produttività che ricevono nell’uso diffuso del contractor (il professionista).

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