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Al Draghi non eletto da nessuno 1 atto va riconosciuto

by Giovanni Carlini
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Al Draghi non eletto da nessuno, contraddicendo in questo modo le regole di base della democrazia, va riconosciuto 1 merito, è stata da lui pronunciata 1 frase che è certamente vera. Le altre pronunciate nel passato NO ma questa SI.

Il Draghi (che qui non è rispettato perchè rappresenta un abuso istituzionale sulla democrazia) ha oggi 18 marzo affermato che i vaccini hanno evitato il decesso di tot persone. Azzardando una stima si parla di 80mila italiani morti in meno per pandemia da polmonite cinese (chiamata “covid 19” da chi vuole celare le responsabilità della Cina comunista nella vicenda).

E’ vero quanto afferma il Draghi.

Non so se siano 80mila o nessuno, non è questo il punto.

In tutta onestà, io ritengo d’essere ancora vivo, ad oggi, rispetto al febbraio 2020 solo per effetto dei vaccini. Anzi, ad oggi non sono mai stato contaminato dal virus cinese, quindi, fino ad oggi, ho evitato tutte le complicazioni e modiche organiche che il virus porta dentro il funzionamento dell’organismo. Mi è andata bene e ne sono contento (fino ad oggi).

Pertanto rispetto a tante cose che “dice il Draghi” almeno 1 va riconosciuta come vera.

Perchè tanto distacco verso il Draghi? Più che distacco, il quesito è un altro; quanto tempo ha un dittatore?

Ergodan è il dittatore della Turchia, quanto tempo potrà ancora restare al potere prima d’essere destituito?

La stessa identica domanda coglie il Putin in Russia, forse questo secondo quesito con maggiore impeto.

In Cina per quanto ancora ci sarà la dittatura comunista del Partito?

Di fronte a un dittatore la prima domanda da porsi è: per quanto ancora?

Esiste una legge della storia che condanna inequivocabilmente il dittatore.

Il Draghi, forse nel prossimo anno emigrerà verso altri incarichi e come lui, ma già dal primo colpo di stato in bianco del 2011 avremo un altro soggetto, non votato da nessuno come Presidente degli Consiglio dei Ministri? E’ già accaduto con l’avvocato Conti, sopportato per ben 2 governi successivi alle elezioni politiche del 2018.

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