Sarajevo è nota nella storia per l’eccidio dell’Arciduca Francesco Ferdinando il 28 giugno 1914. Tutti sanno come da quel singolo atto limitato come ampiezza e significato a fatti locali (il contenzioso tra Austria e Serbia) si sia passati successivamente a un’intero conflitto mondiale con 10 milioni di morti, più altri 25 per la pandemia da febbre “spagnola” che ne derivò.
Solitamente, nel conteggio dei morti nel primo conflitto, non si considerano anche quelli della pandemia da “spagnola”.
Ora la storia si ripete e la nuova Sarajevo si chiama Formosa o Taiwan a seconda di come la si voglia chiamare.
Che sta accadendo? E’ semplice, le guerre scoppiano sempre per fatti semplici.
Una Nazione fa l’arrogante con un’altra più piccola. E’ accaduto tra l’Irak e il Kuwait, quindi la Russia e l’Afghanistan e così via. Nulla di nuovo all’orizzonte direbbe Enrich Maria Remarque. L’unica differenza è che quanto è già accaduto è stato vissuto-sofferto da altre generazioni e ora tocca a noi. Inoltre, in questo caso l’arrogante si chiama Cina comunista e l’aggredito l’isoletta di Formosa (Taiwan).
Come già si discusse allora, la domanda è: i nostri “debosciati” ragazzi reggeranno uno scontro che potrebbe anche degenerare sul piano nucleare?
I bravi ragazzi inglesi si batterono nella RAF nell’estate del 1940.
Ma ancora i bravi ragazzi tedeschi erano in lotta dal 1939 già in Polonia, quindi Norvegia, Francia e sui cieli inglesi.
Gli ottimi ragazzi italiani si batterono in Africa.
I francesi, danesi, norvegesi……
Tutti figlioli che si “sono tirate su maniche” e hanno combattuto. E’ accaduto allora e nell’intera storia dell’umanità e accadrà anche questa volta.
Avremo la guerra con la Cina? E’ probabile. Un evento già anticipato da Henry Kissinger nel libro “Cina” pubblicato nel 2011.
Si noti la costante della storia: c’è sempre una buccia di banana che scatena la fine del mondo.
Auguriamoci buona fortuna.