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Spiegando la crisi afghana si cercano riferimenti e ragionamenti nel rispetto dell’America, che ha sbagliato anche questa volta, come fu in Vietnam.

Si conferma come ogni generazione abbia la sua Saigon.

Il punto qui non è discutere l’inadeguatezza dell’amministrazione biden, quell’impiegato alla Casa Bianca che ha assunto l’incarico di Presidente degli Stati Uniti in difetto di voti validi. Ragionando su concetti seri, ma anticipando la crisi del Partito Democratico americano nelle prossime elezioni, sorge un interessante spunto di riflessione.

Per puro caso, studiando altro (in particolare il Seicento), si scopre una descrizione che spiega “a pennello” come sia potuta accadere la crisi afghana di questo agosto 2021.

Indro Montanelli, “L’Italia del Seicento”, pagine 64, 65 e 66: …Ma i preti non si contentarono soltanto di benedirlo. Vollero anche fondarvi un loro regno, che fosse di modello a tutto il mondo, vecchio e nuovo. Al principio del secolo (Cinquecento) due gesuiti italiani, Giuseppe Cataldini e Simone Mazzetta, giunsero in Paraguay, se ne fecero assegnare un appezzamento grande come l’Italia, vi richiamarono un centinaio di confratelli, e vi crearono una teocrazia di loro invenzione. I circa 100mila indios che vi abitavano vennero distolti con forza dalle loro abitudini (..) e addestrati ai lavori agricoli, all’artigianato e all’allevamento. 

I frutti (…) furono distribuiti sia secondo un criterio egualitario sia per acquistare nuovi strumenti da lavoro.

All’alba suonano la campana per chiamare il gregge alla messa, gli regolano minuziosamente  tutta la giornata fino al tramonto, sorvegliano che ciascuno faccia il proprio dovere con la moglie, gli sequestrano i figli per allevarli secondo i dettami della Chiesa e i bisogni della comunità, li nutrono, li vestono, li sposano ma soprattutto badano che nessuno sviluppi una sua personalità che possa differenziarlo dagli altri.

Gli indios non hanno nessun bisogno di pensare, visto che i padri pensano già a tutto. Non devono crescere e diventare uomini. Debbono restare dei buoni fanciulli.

Non fu un piccolo episodio marginale (..) La Repubblica teocratica del Paraguay durò un secolo e mezzo, cioè fino alla seconda metà del Settecento, quando la Compagnia di Gesù fu soppressa.

Di colpo tutto crollò senza lasciare altra traccia che i ruderi di qualche chiesa nella foresta.   

Spiegando cosa sia accaduto in Afghanistan in questi giorni, Montanelli ci ha forse offerto una chiave di lettura?

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