Trumpismo oltre lo stesso Donald Trump che oggi accetta quanto negato fino a ieri. E’ palese che il trumpismo va oltre il personaggio che l’ha impersonato sino ad oggi.
Più che trumpismo, nomignolo affiliato al momento, il concetto più corretto per definire di cosa si stia parlando è L’ESSERE CONSERVATORE.
Chi è il conservatore?
Il conservatore è una persona di destra, nel senso che NON vuole che lo Stato assorba in se tutti i servizi alla comunità.
La scuola pubblica? no grazie, meglio quella privata.
In Italia uno studente costa 6.500 euro/anno: forse è meglio che la scuola sia gestita dai privati anzichè dallo Stato.
Ovviamente all’ente statale resta il controllo dell’esenzione del servizio secondo standard di qualità.
Lo Stato, nella mentalità di un conservatore, è presente come regolatore e controllore, non come attore della scena economica.
Uno Stato che non “fa” ma controlla, costa di meno, il che si ripercuote in una pressione fiscale minore rispetto al presente.
Questa è la mentalità di destra, di un conservatore ovvero del trumpismo.
Ovviamente ci sono altri aspetti altrettanto importanti che vanno ben oltre quello fiscale appena descritto.
Quasi tutti i conservatori, figli del trumpismo, provengono da un’esperienza nelle Forze Armate. Un qualcosa che ha profondamente segnato in termini d’ordine e disciplina dentro la personale sensibilità. Il forte rispetto per ogni divisa e istituzione dello Stato è scontato. Compresa l’occupazione del Parlamento considerato quel luogo che a lungo è stato difeso per anni.
Polizia, Forze Armate, Vigili del fuoco, Servizi Segreti, sono tutte esperienze condivise nella sensibilità del conservatore.
Sul piano economico, oltre ad affermare che lo Stato è regolatore e non attore, c’è una forte appartenenza al senso di comunità.
Gli immigrati, specie da altro ceppo culturale, non sono parte della comunità! L’immigrazione come sistema d’arruolamento di nuovi voti è un metodo di sinistra e “democratico”. C’è nel trumpismo una precedenza ai cittadini rispetto gli altri e quindi della Nazione rispetto il resto del mondo.
In Italia svolazzano tante bandiere creando confusione nel cittadino.
In un paese conservatore c’è 1 bandiera, 1 linguaggio, 1 modo di vivere e 1 economia da difendere e potenziare, quindi 1 benessere per i cittadini.
I cittadini sono quelli che s’identificano in un credo culturale preciso, non quelli che in un modo o nell’altro si sono intrufolati nel Paese.
La solidarietà è per i cittadini della Nazione, da cui derivano anche dazi all’importazione, difendendo il posto di lavoro dei connazionali.
L’estero? è un qualcosa che risponde ad altri credi e impostazioni diverse da quelle nazionali.
Lo Stato si erge come forte riferimento culturale e coagulo di valori senza per questo gestire direttamente sanità, scuola e servizi.
Ecco tratteggiata la mentalità del trumpismo o meglio del conservatore.