Domanda moneta 3 rappresenta il quinto studio della serie dedicata alla simbologia utilizzata per capire i MERCATI FINANZIARI. Per chi studia Macro quest’aspetto è fonte di disagio, motivo per cui qui si vuole superare e stroncare ogni forma di disorientamento causato a studiosi e studenti. E’ chiaro che da adesso in poi, non ci sono più scuse per nessuno nel non aver padronanza dell’argomento!
Nel domanda moneta 2 si è appena lambito il concetto H ovvero di base monetaria. Si rammenta che l’unico “produttore di contante” è solo la Banca centrale. Riprendendo la grafica già anticipata:
H però figura nella sue duplice veste di base monetaria prodotta e anche di domanda moneta da parte della BC (banca centrale). Quindi ci troviamo sia H come Hd.
Per definizione Hd = al circolante più riserve (R).
Rammentando che il circolante CId è uguale al contante (c) che moltiplica la quantità di moneta domandata (Md) e così altrettanto per R, si ha lo sviluppo della formula.
Quindi Hd = al contante per quantità di moneta domandata, più la quantità di riserve imposta per legge in percentuale (lambda), per il valore dei depositi (1 – c) per la quantità di moneta domandata.
Per semplificazione, trovandosi due volte lo stesso valore Md nella formula, si procede alla seguente trasformazione:
Hd = al contante +lambda che moltiplica i deposti bancari, il tutto per Md espresso solo una volta
Ovviamente anche Md è esplorabile nelle sue componenti di moneta espressa in forma cartacea (monetaria, non reale) e di sensibilità all’interesse.
Questa uguaglianza conferma che la base monetaria (H) dev’essere uguale alla domanda moneta sul mercato.
In altre parole domanda e offerta di moneta devono essere uguali.
Si perviene così alla conclusione con l’ultima grafica per questo argomento.