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Diseconomie ed economie di scala. Prof Carlini

by Giovanni Carlini
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Diseconomie quindi economie di scala e assenza di di qualsiasi risparmio in fase di produzione. Su cosa stiamo ragionando?

Il capitolo dove questi concetti sono descritti è solitamente in numero 5 di qualsiasi testo di MICROECONOMIA ed il nome è PRODUZIONE E COSTI.

In altri testi di micro lo stesso capitolo è anche chiamato L’AZIENDA.

Reduci dai concetti di vincolo di bilancio, saggio marginale di sostituzione e curve d’indifferenza, ora con il capitolo 5 si entra in produzione (che bello).

La “produzione” rappresenta un passaggio importante nello studio di micro perché prepara le basi per concetti più complessi e il cambio di materia.

Il naturale sviluppo del ragionamento sui costi intorno all’impresa porta alla MACROeconomia.

In questa sede ci si sofferma su u passaggio solitamente ostico per quanto semplice dove tutti gli studenti si fermano o sbagliano.

Lo scopo di questo spunto è superare in scioltezza la comprensione tra tre diversi stati che si possono verificare nella produzione in fabbrica.

(Si usa il termine fabbrica per semplificare in concetto di azienda e produzione).

I tre stati nella quale si può trovare la produzione sono: (in realtà non sono affatto eventi separati bensì legati in successione tra loro)

a) ECONOMIE DI SCALA quando la curva dei costi medi di Lungo periodo scende al crescere della produzione. Vuol dire che più produco e meno spendo; (si apprezzi la figura allegata)

b) RENDIMENTI DI SCALA COSTANTI, con una curva di costo medio di Lungio periodo piatta. Tanto produco, tanto spendo!

c) DISECONOMIE, ovvero rendimenti di scala decrescenti. Più produco e più costi tocca sostenere in materie prime e straordinari al personale (per esempio)

I tre stadi della produzione si avvicendano tra loro anche in forma capricciosa il che rende “il miracolo” della produzione estremamente pericoloso.

Nelle grafiche che sono state predisposte per questo studio si stia attenti per cortesia all’andamento della curva.

Solitamente gli studenti hanno difficoltà perchè CONFONDONO la crescita dei COSTI MEDI DI LUNGO PERIODO con la produttività.

Tutti vedono crescere i costi e pensano siano PRODUZIONE E GUADAGNO quando invece sono disoconomie.

Le diseconomie sono il killer che uccide le imprese.

Ci sono ancora dubbi? Chi non ha capito alzi la mano! il prof

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