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Le farmacie stanno chiudendo. Taccuino americano 2019

by Giovanni Carlini
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Farmacie in ordine di chiusura negli Stati Uniti. Sta avvenendo con maggiore frequenza rispetto al passato e speciamente nel Sud-ovest del paese. Il riferimento coglie la California, Arizona, Nevada, New Mexico e il Texas.

In realtà a chiudere non è tanto “la farmacia” quanto il supermercato che aveva in sè anche la farmacia. Ciò che si manifesta è quindi ancor peggio che limitato alle sole farmacie.

In effetti questo studio dovrebbe riguardare la crisi della GDO e non della distribuzione di farmaci.

In realtà l’input per una ricerca di questo tipo, nasce dall’ambiente farmaceutico. Frequentando farmacisti, rimbalza con sempre maggiore forza la preoccupazione che deriva dalla chiusura massiccia di molti punti vendita.

Perchè è fallito un sistema distributivo nel paese dove si fanno “carte false” pur di spendere come cura sociale?

Per tanti anni vivendo negli Usa mi sono chiesto come fosse possibile che ogni centro abitato abbia la sua “mall”. Per mall s’intende un’area di centri commerciali. Non uno, ma diversi supermercati con prodotti analoghi e a prezzi similari.

La stratificazione e sovrapposizione è stata così diffusa e ampia, che ha sicuramente funzionato per un certo numero di decenni (dagli anni Cinquanta ad oggi) ma ora cede il passo.

Gli americani hanno ridotto i consumi?

Non credo che si sia contratta la spesa come volume e giro d’affari. Putroppo una fetta importante del consumo (forse meno del 20%) è stata dirottata sul web; l’e-commerce.

Questa sventura e disgrazia, che rappresenta il commercio on-line, produce importanti perdite di posti di lavoro fissi a tempo indeterminato favorendo il sotto impiego. Le società del web, Amazon e company, sono dei pessimi pagatori verso le maestranze.

La cultura del lavoro che esprime un nome qualsiasi dell’e-commerce è infinitamente ridicola rispetto a un qualsiasi negozio reale. Perchè allora riescono a vendere?

Chi compra e-commerce è forse un masochista, si rende conto del disastro umano che procura alla società reale, quella dove vivono i genitori dell’acquirente on line?

A questo punto il problema non sono più le farmacie che chiudono; è un sistema che chiude che ha saputo generare benessere. Al contrario la globalizzazione e l’e-commerce non hanno generato alcuna stabilità e benessere se non per chi già moriva di fame.

Vanno ricordati quei 25 milioni di morti per fame in Cina negli anni Cinquanta. I super poveri hanno goduto della globalizzazione senza importare progresso ma solo beni da consumare.

A ben guardare il mondo non è un posto migliore con la globalizzazione.

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