Gilet gialli come espressione di un duplice malessere: immaturità sociale e mal governo.
Detto in altri termini, la vicenda francese (e italiana) esprime un’arma a doppio taglio. Hanno motivazioni e torto sia il Governo sia i manifestanti.
Il Governo francese è “piatto”. Una realtà personale (occupata dal Macron) monotonamente appiattita sulla Ue. In pratica l’ultimo Capo di Stato fissato su un’idea che ha fallito i suoi scopi.
Peccato Macron, sei arrivato troppo tardi!
Questo essere pro-Europa ha portato la Francia a deviare dai suoi bisogni nazionali. Da qui la protesta! Ne consegue che protestare contro Macron e le Ue è sano.
Il punto ora si concentra sulla qualità della protesta perchè per manifestare ci sono modi diversi. Si assiste oggi, in Sardegna, ad esempio, al barbaro modo di lamentarsi rovesciando il latte per terra, se non incendiare le autobotti. E’ chiaro che con queste “strategie” da Barbagia del malessere, il valore della protesta viene ad essere squalificato.
Certamente i pastori sardi hanno ragione a farsi sentire, ma lo hanno anche i francesi. Il problema qui non è il senso e valore sociale della protesta, quanto il modo di protestare.
Il futuro è per Governi (non quello italiano e tanto meno francese) capaci di recepire le molte istanze della Nazione. Oggi non è così. Sia in Italia come in Francia, il Governo è appena espressione di una parte della popolazione.
In Italia il Governo è frutto di NO TAV e NO a qualsiasi altra cosa. Ovviamente una limitata sezione nazionale di gente che protesta per esistere.
In questo strillare per esistere ci sono anche i gilet gialli francesi.
Ovviamente dispiace quando tra questi romantici-nichilisti e superficiali, ci scappano botte e sberle (anche se meritate). Qui il resoconto di uno di questi immaturi a parziale ragione per protestare:
Buongiorno,
ieri la manifestazione è finito male per me …
Alle 17 sono stato colpito dall’esplosione di una granata a gas e poi da un cannone ad acqua.
Curato da un medico, mi ha pulito la faccia con un prodotto per alleviare le bruciature di gas.
Ho dovuto uscire dall’evento non potendo continuare in questo stato. Inoltre la mia macchina fotografica era bagnata d’acqua.
Non ho potuto dormire la notte perché gli occhi mi facevano male e il viso bruciava. Stamattina è meglio, ma sono ancora irritato.
D’altra parte, mia moglie, che era con gli amici, è stato anch’essa gasata e inseguita dalla polizia. Tutti hanno dovuto correre molto per riuscire a scappare.
Oggi mi occuperò della macchina fotografica; la pulirò bene e asciugherò sperando che funzioni di nuovo.
Devo riposare i miei occhi sono ancora molto irritati. Lavo gli occhi con siero fisiologico per alleviare il dolore.