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Chi ha permesso ai figli di stare fuori casa nelle ore notturne?

by Giovanni Carlini
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Chi ha permesso ai figli il bivacco notturno?

I figli che sistematicamente, benché minori, bivaccano fuori casa nelle ore notturne, chi lo ha concesso? Probabilmente non si tratta di una scelta maturata da parte dei genitori. Al contrario puro lassismo. Non voglia di educare la prole. Genitori di questo tipo meritano la potestà?

Capita spesso di vedere minorenni, nel fine settimana, in notta fonda, completamente ubriachi e semi nudi per strada. La domanda che mi pongo è sempre la stessa: perché? I genitori che fanno finta di non sapere per quieto vivere, meritano la direzione educativa di questi sbandati?

Il concetto educativo comporta la trasmissione di un modello comportamentale dagli adulti ai minori. Certamente tale metodo di comportamento sarà criticabile quanto si vuole. Appunto da questa “critica” il giovane impara a reagire e comportarsi. 

L’ASSENZA DI TRASMISSIONE DEL MODELLO PONE FINE ALL’ESPERIENZA EDUCATIVA.

Il bello d’essere genitore o forse la sua dignità e maestosità non implica una contestazione al modello educativo trasmesso alla prole. Ovviamente a patto che sia conforme alla legge e alla morale corrente (con aggiustamenti), il genitore è libero di creare CULTURA. 

Chi ha permesso ai figli il bivacco notturno è una domanda da porsi meditando sull’arrendevolezza dell’attuale generazione di genitori. 

Perchè abbiamo genitori così arrendevoli?

Probabilmente il quesito potrebbe essere mal posto. Il chi ha permesso ai figli il bivacco notturno non risponde solo e soltanto alla rinuncia alla missione educativa dei genitori. Potrebbe essere il risultato di un “modello comportamentale educativo permissivo”. Come a dire: in quest’era si fa così: lasciamo fare ai figli perchè abbiamo fiducia in loro. 

Peccato che per “avere fiducia” in qualcuno sia necessario prima educarlo! Com’è possibile riporre le proprie speranze in chi ha bisogno di 20 anni di formazione per affrontare la vita? In realtà va ancora detto che un ventennio non basta per addestrare le nuove generazioni ad evitare i guai. Parola di genitore! 

Concludendo: è criticabile il genitore che educa, specie dai figli. Al contrario è criminale il genitore che non educa, un soggetto a cui togliere la potestà. 

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