Giulia Carlini spara con Beretta calibro 9 come assetto culturale e mentalità americana. Vivendo negli Usa, Giulia entra nella mentalità del posto assorbendola. Questo le consente di vendere.
Giulia Carlini abitualmente si reca al poligono di tiro e spara una batteria di 200 colpi per seduta con Beretta calibro 9 parabellum. Perchè un’italiana spara come un’americana? E’ semplice: sport, difesa personale e soprattutto adesione culturale alla mentalità del posto dove si vive. Giulia è un’amerikana.
Tutto sommato queste note sono poco orginali, cosa c’è di nuovo in chi abbraccia la cultura del posto dove vive? In termini antropologici non ci sono novità, laddove il concetto passa al marketing, è una rivoluzione. L’export manager, ad esempio, ma anche il direttore commerciale, non sono coloro che vendono, sarebbe troppo poco!
La figura commerciale non vende soltanto, ma sa interpretare il mercato assorbendolo in se. In questo momento ci sono pochissimi, forse nessun sociologo, impegnato come direttore commerciale. Quest’assenza esprime un danno commerciale! Per vendere bisogna essere almeno specialisti di marketing. Un concetto del genere è completamente sconosciuto alle aziende italiane. Anzi, in reltà, in Italia, come manager, ci sono i figli degli imprenditori. I risultati del nepotismo aziendale si vedono: poca occupazione, scarsa innovazione di prodotto e processo.
Giulia Carlini spara per piacere personale, bisogno di sicurezza e adesione al modello culturale statunitense. Sparare è anche quell’argomento che apre alla trattativa commerciale sull’italian food.
Il mangiare italiano, letteralmente importato dall’Italia e qui “assemblato” per una cena speciale, (non si vende il singolo prodotto) è magico. Risponde a magia, la dieta mediterranea, non perchè abbia qualcosa in sè da renderla tale, ma per come viene introdotta sulla tavola. E’ lo stile d’introduzione del prodotto nella sensibilità del cliente, che lo accende nell’interesse.
Sparare nello stesso poligono di tiro rende di più che lasciare gli spaghetti sul bancone del supermercato.
Foto: il killer (così amichevolmente definita Giulia) elimina un nido di vespe dalla casa.