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Il Pierre Bourdieu veramente antipatico emerge da un confronto

by Giovanni Carlini
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Il Pierre Bourdieu veramente antipatico emerge da un confronto.

Il Pierre Bourdieu veramente insopportabile e antipatico emerge in tutta la sua chiarezza nel testo La distinzione del 1979. Ovviamente è un eufemismo ma non troppo. In effetti c’è una parte antipatica nell’autore francese.

Per stabilire il confronto e distanza tra cultura ereditata (familiare) e quella scolastica Bourdieu indica delle “attenzioni”. Secondo lui l’attenzione alla musica classica e alla pittura, determinano il fossato tra l’acculturato scolastico e quello “fai da te”. Potrebbe essere opinabile come termine di paragone, ma è quello che ha adattato. In particolare lascia molto perplessi quando Bourdieu chiede agli intervistati che conoscano almeno 12 registi. Quindi che sappiano indicare almeno il nome di 10 musicisti ascoltandone le melodie. Il Pierre Bourdieu veramente antipatico emerge in questi frangenti.

Contribuisce alla crisi d’immagine per Bourdieu anche il suo riferirsi alle “arti di mezzo”. Sono quelle letteralmente inventate da chi è autodidatta per snobbare la cultura ufficiale. Il riferimento colpisce il calcio come i fumetti. Abbiamo gente che sa “tutto” di questi ambiti, senza capire che si tratta di conoscenze accessorie e di completamento anzichè strutturali per la personalità. E qui sorge un dubbio. Quando si afferma la personalità in un essere umano? Basta solo vivere per avere idee o serve anche una base scolastica?

Non è finita. Quando e come si indica “di base” la formazione? Possiamo avere dei manager non laureati? Più o meno come chiedersi se ci possano essere medici non laureati! Al di là de”il Pierre Bourdieu veramente antipatico”, l’assenza di formazione è una piaga di dimensioni gigantesche nell’industria italiana. In effetti uno dei motivi per cui non funziona.

L’imprenditore ignorante è uno dei passaggi di rallentamento della società nazionale italiana e non solo.

Tornando a Bourdieu va rilevato che comunque, antipatia o no, il sociologo francese è partito con delle comparazioni. Certamente discutibili, ma ha aperto la via per capire di più e meglio. Grazie Bourdieu.

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