Contrario al voto politico espresso attraverso mezzi virtuali. E’ corruttibile
Contrario al voto politico o anche referendario se è corruttibile. Ecco il punto. Nessuno se ne rende conto. Industry 4.0 è corruttibile come il voto per mezzo elettronico. Perchè insistere in qualcosa che è ovviamente “semplice”, ma proprio per questo non certo? Si tratta della solita superficialità della modernità. Ci sono diversi libri su questo tema che spiegano come il senso stesso del moderno sia “velocità”. Il fascismo fece dell’Aeronautica la sua dimensione preferita. Veloce! Infatti sappiamo tutti come sia andata a finire.
Per snellire la storia dell’umanità da un torpore secolare, nel Cinquecento, Carlo 1° accelerò! Quindi Martin Lutero e lo scardinamento della cappa religiosa sull’Occidente. Le Paci di Vestaflia del 1648 e la nascita dello stato moderno. Un concetto, quest’ultimo ancora sconosciuto al mondo arabo. A seguire le rivoluzioni che conosciamo. L’apice della velocità si ebbe a cavallo tra la fine dell’Ottocento e il Novecento. In quel periodo s’immaginò che veloce fosse moderno, indipendentemente dalla qualità. Attenzione a questo passaggio.
La modernità richiede fretta senza qualità. Seguendo tale impostazione è giunta nel Duemila l’abitudine-uso-abuso del web. Il concetto ispiratore è lo stesso.
Si può essere contrari alla modernità? no! però più attenti alla qualità si. Nasce con la Brexit e Trump una reazione alla frettolosa globalizzazione. La stessa reazione si osserva in Europa nelle recenti elezioni politiche 2017. In un quadro di questo tipo, il voto elettronico si espone alla manipolazione. E’ stato già visto o sospettato in Francia e negli Stati Uniti. La commissione d’inchiesta Usa ha dichiarato il voto politico compromesso, ma non in forme significative. In pratica si conferma la tendenza generale, ma non la sicurezza del voto.
In un contesto del genere, io sono contrario al voto politico espresso in forme diverse da qualcosa che sia controllabile. La scheda elettorale potrà anche avere brogli, ma non nella quantità a cui si espone l’informatica. Il ragionamento si estende anche al progetto Industry 4.0