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Fisco illegittimo, fisco politico. Serve votare per punire

by Giovanni Carlini
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Fisco illegittimo, fisco politico. Serve votare per punire. Da diversi anni l’elettorato non vota per punire la politica. Di fatto abbiamo permesso che ci fossero governi di minoranza. Gente che senza legittimità politica ha governato. Vedi il “caso renzi”. Questo sistema di astensione per punire non funziona. Serve il voto!

Fisco illegittimo quindi fisco politico! Quando la manovra fiscale è espressione di 1 partito è sempre illegittima. Questo perché, benché votata dal parlamento, esprime il bisogno di una fazione di parte. Al contrario il fisco dev’essere neutrale tra i bisogni di parte. Fino al 2011 più o meno abbiamo avuto un fisco al servizio del Paese. Oggi la gestione fiscale della Nazione è invece diventata ideologica. Questa è una precisa responsabilità del partito “al governo”, il cosiddetto “Pd”.

Veniamo al dettaglio che spiega meglio il concetto di fisco illegittimo. E’ ben descritto sul Sole 24 Ore del 27 marzo 2017 a pagina 19.

Nell’azione ispettiva, gli ispettori del fisco accedendo in azienda, possono sequestrare quanto desiderano. Significa prendersi tutte le email spedite e ricevute. Sigillare cassetti e archivi. In pratica congelare al momento preciso l’attività aziendale. Ebbene quest’azione è illegittima. Lo è se realizzata in assenza di un atto del magistrato penale, che spieghi il senso del sequestro. Attualmente il funzionario del fisco può anche tornare con l’ordine del giudice, il quale però resta vago. Significa che NON individua un reato spiegando “in generale” che c’è un accertamento fiscale da assicurare. Il guaio per il diritto, è che l’accertamento non presuppone un reato. Ecco dove crolla la stessa legittimità dell’azione fiscale. 

Qui si capisce l’accanimento del funzionario NEL TROVARE ASSOLUTAMENTE QUALCOSA nell’accertamento. In pratica una legittimazione post all’azione illegittima commessa.

Per cercare di pulire questa brutta storia di politica italiana, serve tornare alla legalità. L’evasore non è un pidocchio, come dichiarato nella pubblicità governativa in TV. L’evasore non è neppure un “furbetto” in uno Stato che è peggio del “furbo”. E’ necessario un passo indietro del penale nel fiscale. C’è stato un abuso di penale nel fisco per necessità di cassa. Non solo. Uno Stato che non sa convincere i suoi cittadini nel pagare le tasse, è un problema politico non penale.

Attualmente sono stati confusi gli aspetti di sociologia politica con quelli penali. Questa è una precisa responsabilità del cosiddetto “Pd”. Un partito che non può proseguire a vivacchiare grazie all’astensionismo al voto. Torniamo a votare!

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