Industry 4.0 è la nuova moda che corre nel mondo imprenditoriale occidentale. Esiste un’idea tedesca sul tema come americana. Industriale la prima e di marketing la seconda. Tutto bello, anzi bellissimo ma…..ecco il punto.
Industry 4.0 rappresenta in effetti il nuovo per sbloccare l’Occidente dalla sua crisi. Su questo tentativo tanto di cappello e rispetto. Quindi onore al merito per l’iniziativa. Il punto debole dell’intero sistema è nell’informatica. Sabotare un sistema virtuale è facile quindi bloccare la produzione o modificarla. Questo è il cuore del problema. Una sensibilità che NON vuole recepire nessuno, ma che esplode sotto gli occhi di tutti. Solo qualche giorno fa la Renault si è fermata per un attacco informatico.
Perchè sono scettico su industry 4.0?
Il mio essere freddo sul progetto nasce da diversi aspetti. L’aver studiato la crisi subprime. Quindi la crisi politica in Italia. La crisi sociologica del mondo occidentale in epoca globalizzata. La delocalizzazione e il reshoring.
Mi spiego.
Nel caso subprime si pensò a un mercato che sarebbe sempre cresciuto. Nessuno ha mai immaginato che il mercato immobiliare statunitense sarebbe sceso. Come e cosa pensare di una simile immaturità? Ogni mercato cresce e scende, questo è normale! Illudersi che una tendenza potesse essere a senso unico è un’ingenuità.
La crisi politica italiana, che ne conferma l’anomalia, è ancora più curiosa. Come sono stati possibili più colpi di stato dal 2011 al 2016 senza la delegittimazione della classe politica? In pratica il tutto si è tradotto in gente non votata da nessuno che ha governato il Paese. Vedi il caso Renzi.
Sociologicamente siamo giunti al 43% di divorzi e al 60% d’abbandoni nella coppie di fatto. Perchè la relazione privata è in crisi? Probabilmente sono gli effetti sociali della globalizzazione che nessuno ha studiato.
Ponendo in relazione aspetti conosciuti da tutti, ma non studiati, emerge la critica. Una critica alla modernità che vuole accettare tutto purché sia solo nuovo. L’accettazione acritica del nuovo è una debolezza della modernità. Qui c’è la fragilità generazionale accennata nel titolo a questo studio. Non serve criticare i nostri ragazzi, basterebbe formarli meglio.
Lo stato non interviene nella formazione, la scuola è in crisi d’identità, resta la famiglia. Nella critica all’informatica e alla modernità, va preso in esame il gap culturale (immaturità). L’immaturità si rileva NELL’ASSENZA O INCAPACITA’ DI UNA TEORIA GENERALE. MEGLIO DETTO DI UNA VISIONE COMPLESSIVA. QUI TUTTI SI LIMITANO AL DETTAGLIO! NESSUNO VUOLE AVERE IL QUADRO GENERALE. Ecco dove la crisi diventa generazionale.