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Ricerca e sviluppo per le PMI italiane. Prof Carlini

by Giovanni Carlini
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Ricerca e sviluppo per le PMI italiane

La Ricerca e sviluppo è la nuova arma per sopravvivere ed espandersi a favore delle PMI italiane. Funziona almeno dal 2011, introdotta dal Governo Berlusconi. Di fatto nessuno lo ha capito. Spesso gli imprenditori disdegnano l’apporto di denaro pubblico per fare da sè. Vorrebbero, ma non hanno voglia. Restando svogliati, non si rivolgono neppure agli specialisti. Vediamo di capire cosa significa ricerca e sviluppo.

L’allora governo Berlusconi offrì alle imprese italiane denaro a fondo perduto al 90% poche si svolgesse un progetto di ricerca.

Oggi questa disponibilità oscilla tra il 25 e il 50%. Nonostante il dimezzamento del “fondo perduto”, il valore del concetto resta nel pieno della sua efficacia.

Oggi nel 2017 siamo nella situazione per cui, onestamente non è difficile trovare “soldi” per le aziende. Il punto è un altro. Ottenuto il denaro (sia a rimborso che nel fondo perduto) si è capaci di svolgere un progetto di ricerca? Ecco il problema! Le aziende fanno già fatica ad accettare l’idea dell’aiuto pubblico, figuriamoci a coinvolgere ingegneri e tecnici nella ricerca. Questo è un grave limite imprenditoriale. Carenza di visuali vissuta e osservata e studiata in molte imprese del nord est. Ricordo a Cornaredo Vicentino, il profondo imbarazzo dell’imprenditore nel brevettare una sua invenzione. L’ostacolo è che si sarebbe diffuso nel mondo la sua “creazione”, oggi venduta “per amicizia”. Parliamo di un sistema che oscilla, in termini di costo tra i 250 e gli 800mila euro! Ebbene di fronte a un “problema di questo tipo” l’imprenditore ha rinunciato a 100mila euro concessi a tasso agevolato (da restituire). Quindi ha rinunciato a 1 milione a fondo perduto per aprire nel sud Italia una sede di ricerca e progettazione. Quindi ha rinunciato a 3o0mila euro di ricerca e sviluppo di cui il 50% a fondo perduto. Però è contento! Resta la totale incoscienza per un sistema ingegneristico complesso non brevettato.

Il ricordo va a un altro imprenditore di Casale sul Sile che autorizza un’esplorazione negli Stati Uniti che non paga. I fondi ricevuti per l’internazionalizzazione li ha però usati per riparare i danni da incendio subiti in produzione nell’estate del 2015. Possibile che gli imprenditori italiani si riduco a figure di questo livello e statura?

AAA cercasi vero imprenditore (che non si trova)

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