Quali sono i nuovi scenari economici considerando la Brexit e Donald Trump?
Che si possa essere in accordo o disaccordo su Brexit e Trump non è rilevante. Di fatto questi 2 eventi comportano un passaggio d’epoca. Precisamente dalla globalizzazione si passa alla post globalizzazione. Che cosa vuol dire?
Le implicazioni sono culturali, politiche, sociali ed economiche. Concettualmente il tutto ruota intorno a un quesito di base. Quanta disoccupazione e immigrazione può tollerare la democrazia?
Donald Trump ha dato una sua risposta, la Signora Clinton no. Uno è stato eletto, l’altra no. Questa è la sintesi della cronaca.
Considerando i nuovi scenari economici emergono delle novità. Probabilmente esportare un prodotto finito negli Stati Uniti diventerà un’utopia. Al contrario potranno ancora essere esportati in Nord America semilavorati. Prodotti che dovranno subire un completamento in stabilimenti americani. Ad esempio, per gli italiani l’industria alimentare è importante. Ebbene il prosciutto o il Parmigiano Reggiano dovranno essere stagionati “in Vermont”. Non più a Parma, Reggio Emilia o San Daniele. Lo stesso concetto per l’industria meccanica e qualsiasi altro prodotto.
A questo punto è indispensabile aprire una sede americana.
Come collocazione geografica gli stati più aperti all’apertura di una sede estera sono il Texas e l’Illinois. Su questo piano dovranno essere considerati i fondi d’aiuto dello Stato Italiano. Non solo. In realtà c’è anche un altro aspetto da considerare. La ricerca & sviluppo. Dai tempi del governo Berlusconi, il contributo alla ricerca nelle PMI che fu del 90% è oggi sceso al 25-50%. Significa che bisogna smetterla di illudersi che un prodotto sia valido per tutti i mercati. Al contrario il bene va naturalizzato alle necessità russe che sono diverse da quelle americane. Lo studio per adattare il prodotto ai diversi mercati, genera un contributo che va chiesto. Normalmente si tratta di 300-500mila euro per l’innovazione e la ricerca di processo e di prodotto.
L’insieme di questi dettagli forma il nuovo mondo. Per accedere a realtà così articolate, non difficili ma da coordinare, serve il coraggio d’affidarsi a un consulente. Il consulente aziendale non è il commercialista. Al contrario per capire i nuovi scenari economici serve un sociologo economista che sia un passo oltre il marketing.