Hillary? ma chi la vota. Votare per la Clinton significa avvalorare la conservazione e il passato.
La Clinton sintetizza 8 anni di malgoverno più altri 8 perduti. Gli 8 anni di Clinton alla Presidenza hanno rappresentato la base della globalizzazione. Quelli in cui si è progettata una soluzione che ha tradito le promesse fatte. Con la globalizzazione, in Occidente siamo tutti più poveri. A voler dare un volto politico alla globalizzazione si arriva a Bill Clinton. Ecco la prima “croce” che la Signora Hillary deve trascinare.
La seconda colpisce gli 8 anni perduti dell’obama. A conti fatti gli Stati Uniti hanno perso 8 anni di storia. Nella progettazione della globalizzazione, come già fu per il sistema subrpime, si può ammettere l’errore. Del resto si stava progettando un nuovo sistema economico mondiale. Gli sbagli di Bill Clinton, nel pensare alla globalizzazione sono scusabili. Non è assolutamente perdonabile l’immobilismo dell’obama.
Il fallimento della globalizzazione, sommato a 8 anni perduti, rende Hillary non votabile.
Fanno tenerezza quei ragazzi “nostalgici” del Yes we can. Ancora non sono riusciti a comprendere d’essere rimasti con un vuoto dentro. Ancora più pietà emerge dal mondo “economico”. L’intera finanza è per la conservazione. Ovvero l’assenza di modifiche si sistema. Per questo mondo è bene che ci siano i disoccupati e gli immigrati. Appare assurdo, ma siamo a questo livello.
Le borse scendono perchè temono l’innovazione! Infatti è noto quanto chi stia bene non voglia novità.
Il problema è che “chi sta bene” è una minoranza. Una parte della società che ha avuto buon gioco grazie all’astrazione dal voto.
E’ la diserzione dalle urne che ha permesso questi squilibri.
Oggi alle urne si torna per ristabilire gli equilibri. E’ accaduto in Gran Bretagna con la Brexit. Accade ora negli Stati Uniti con una valanga di voti a favore di Donald Trump. Anche la pagliacciata delle proiezioni di voto: che povertà! Fare test su gente che ha sempre votato, vuol dire travisare il campione. E’ quanto accaduto.
Grazie America, cerchiamo un futuro migliore con Donald Trump e la Brexit.