Schengen è il nome di un trattato ma anche un metodo di vita pensato e applicato per gli europei non per gli immigrati!
Tutti gli europei apprezzano il Trattato di Schengen e le sue dirette conseguenze sul movimento di merci e persone. Infatti questo stile di vita è stato pensato e applicato per l’Europa e gli europei, non per chi non fa parte di questo continente e in particolare per gli immigrati. Perchè si deve sempre confondere i concetti nella Ue senza mai giungere a qualcosa di chiaro e definitivo?
La posizione dell’Italia è critica e la sua storica “anomalia” confermata. Oltre ad avere un Capo del Governo privo di legittimità politica (non l’ha eletto nessuno ma potrebbe essere accettabile per un breve tempo in emergenza non per periodi troppo lunghi e comunque oltre i 6 mesi) il nostro paese con la scusa/balla di “salvare” la gente (pubblicità politica) se li va a cercare gli immigrati da salvare, appena scesi in mare. Almeno si attendesse che arrivino sulle coste, al contrario la flotta è impiegata per “andarli a prendere”. In queste condizioni esiste un’immigrazione di Stato non sanzionata dal Parlamento e dalla Nazione, che anche sull’immigrazione non si è mai potuta esprimere con un referendum o un voto politico chiaro. Coloro che hanno il buon gusto di farsi eleggere, non hanno mai preso una posizione sull’immigrazione. Nella VOLUTA CONFUSIONE DI FONTE GOVERNATIVA ITALIANA ci si lamenta se il Trattato di Schengen viene sospeso?
Allargando il ragionamento da dove si crede che emergano figure ancora da valorizzare come la Signora Le Pen in Francia e il Signor Donald Trump quale futuro presidente degli Stati Uniti?
In realtà la Ue, oltre la moneta unica e il Trattato di libera circolazione, non è andata oltre. Non esiste ancora un programma scolastico comunitario, addirittura non c’è una scritta “polizia” unica su tutte le auto in Europa, non c’è……l’elenco sarebbe talmente lungo che non serve indicarlo. In queste condizioni sono da apprezzare l’Austria, la Polonia, l’Ungheria, la Slovenia, la Croazia e la Gran Bretagna che hanno chiuso le frontiere per tutale (per quanto possibile le loro Nazioni e cittadinanze) rispetto l’emorragia italiana in Europa.