6500 euro per singolo anno è il costo scolastico di ogni studente occidentale e quindi anche italiano. L’informazione (prelevata dal bilancio dello Stato) potrebbe essere utile per il governo italiano in cerca di denaro.
6500 euro è il costo per singolo anno di ogni studente italiano e in genere occidentale. Vale sia per le scuole elementari, medie e l’università. Complessivamente tra le 5 di elementari e superiori, quindi università e i 3 anni di medie inferiori, sono 18 gli anni di studio per un ciclo formativo completo. In termini economici significa 6500 euro per 18 è uguale a 117mila euro. Quando insegno o guardo un ragazzo/ragazza, in realtà non osservo una “bella” persona, mi chiedo quanta cultura, idee, concetti e sensibilità ci sono mediamente in 100mila euro spesi. Spesso non trovo cultura a sufficienza, ma credo fu lo stesso per chi mi esaminò quand’ero ragazzo, con la differenza che non sono costato 6500 euro all’anno.
La riflessione sul costo della formazione non è qui espressa per capire quanto realmente abbiamo ottenuto come società civile dai giovani. Al contrario, conoscendone il costo, osservo come i negozi e supermercati siano pieni zeppi di ragazzi e ragazze. Abbiamo un esercito di giovani al lavoro nei ruoli più umili. Magazziniere, cassiera, manager di basso livello pagato come un impiegato. Una massa di laureati sottoutilizzata a basso reddito.
Mi spiego meglio.
La sensazione diffusa è che l’impiego di basso livello per giovani, altamente formati, non corrisponda a una fase della vita in attesa di sistemazione. NO! La sistemazione non c’è. Ci troviamo avvocati e ingegneri a scaricare insalata al supermercato frequentato da pensionati.
Certamente la mia visione sarà anche pessimista, ma è quello che osservo negli Usa come in Europa e Italia. Sono perfettamente in accodo sull’investimento in formazione, a patto che ci sia una società civile in grado d’accogliere e valorizzare le nuove generazioni. Non pare che la società globalizzata abbia la capacità di valorizzare i giovani.