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Storia sociale della guerra. La 1° g.m. parte 2

by Giovanni Carlini
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Storia sociale della guerra – Richard A. Preston e Sydney F. Wise. Capitolo 16: La Prima guerra mondiale. Parte seconda

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Cosa la prima guerra mondiale ha rappresentato nella storia

La Prima guerra mondiale ha rappresentato il punto d’inizio della società moderna. Moderno per modernità. Il significato è semplice e complesso. L’epoca moderna iniziò con la scoperta dell’America (1492). La modernità è un concetto diverso da “moderno”. Per modernità s’intende la complessità della vita odierna, che dovrebbe essere semplice, ma non lo è. Una difficoltà non sostanziale, perchè le grandi carestie e povertà non ci sono più; almeno in Occidente. Nonostante l’aver risolto i problemi di base dell’Uomo, l’infelicità domina la modernità. Appare un controsenso, ma è la realtà. 

La modernità ha una caratteristica speciale nella storia: la sociologia. Mai nella storia dell’umanità le persone o le masse sono state così protagoniste.

Nella Prima guerra mondiale, 65 milioni di persone indossarono una divisa. Ne sono morte quasi 10 milioni. 

Le novità applicate nella Prima guerra mondiale

  • il motore a scoppio;
  • un uso massiccio e concentrato dell’artiglieria. Questo fu vissuto in particolare nella battaglia di Verdun nel 1916;
  • l’uso del gas inaugurato a Ypres nel 1915;
  • l’uso del trattore unito all’autoblindo = carro armato. L’inglese Swinton vide il 15 settembre 1916 sulla Somme la sua creatura al lavoro;
  • le più funzioni dell’aereo completamente svelate nel 1916 alla Somme. Ricognizione. Bombardamento. Mitragliamento. Il trasporto non fu ancora sviluppato.

I grandi problemi della Prima guerra mondiale

. Il suicidio della fanteria. Ragazzi letteralmente lanciati al macello. In presenza di una netta prevalenza della difesa mancò un modello di attacco. Nonostante le lampanti difficoltà nell’attacco, lascia perplesso il comportamento di chi s’intestardì. Il riferimento è ai francesi Foch e Grandmaison. Generale comandate il primo, colonnello il secondo. Entrambi esaltarono l’onore dell’assalto senza capire il cambiamento dei tempi.

. L‘ozio della cavelleria. Per anni furono conservate nelle retrovie francesi, ingenti reparti di cavalleria. Avrebbero dovuto dilagare oltre le linee nemiche in caso di sfondamento del fronte.

. Gravissimi problemi di produzione e approvvigionamento delle minuzioni. Alla fine in Inghilterra i militari furono messi da parte. Dovettero arrivare dei manager.

Le tecniche di guerra

A- l’uso del fucile da postazione protetta;

B – la mitragliatrice;

C- la trincea protetta da sabbia e poi dal calcestruzzo;

D – la difesa in profondità. Ostacolando il nemico se avesse sfondato il fronte;

E – attacchi alternativi. Si parla dell’infiltrazione di piccoli reparti tra le linee nemiche. Strategia pensata dal Capitano Lafargue fu poco applicata dai francesi. Al contrario, largamente voluta dai tedeschi nel 1918. Il generale Ludendorff primeggiò in questa tattica.

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